mercoledì 10 settembre 2008

Geotermia: la terra ci aiuta

Con il petrolio alle stelle, l’utilizzo delle energie rinnovabili diviene sempre più una consuetudine ed i professionisti del settore sono sempre più stimolati nel ricercare soluzioni consone al benessere ed al risparmio energetico.
La geotermia, ossia la possibilità di sfruttare il calore presente nel sottosuolo, ci apre nuove vie al risparmio energetico tramite l’ausilio di impianti tecnologici, quali sonde geotermiche, pompe di calore reversibili, pannelli radianti a bassa temperatura abbinati ad un elevato isolamento delle strutture dell’edificio.
La geotermia sfrutta il principio che, a partire da una profondità di circa 15-20 metri rispetto alla superficie del terreno, dove si ha una zona a temperatura costante, in cui il calore è fornito esclusivamente dal flusso termico proveniente dall’interno della terra, con un incremento medio progressivo di 1°C ogni 33 metri di profondità.
In particolare ad una profondità di 1,2-1,5 metri si osservano temperature che nell’arco dell’anno variano tra i 7 ed i 13°C, mentre ad una profondità di circa 18/20 metri si riscontra una temperatura di 10°C che resta costante tutto l’anno.
Grazie a queste temperature, le pompe di calore geotermiche sono in grado di sfruttare l’energia estraendo dal terreno calore a bassa temperatura utile al riscaldamento invernale o di cederne il calore sottratto agli ambienti durante la climatizzazione estiva.
Come funziona l’impianto? E' semplice.
Le sonde sono degli scambiatori di calore installate in perforazioni nel terreno e collegate ad una pompa di calore e ad un sistema idraulico che estrae il caldo o il freddo a seconda delle esigenze. All’interno delle perforazioni vengono inserite le tubazioni nelle quali circola acqua o salamoia termoconvettrici che estraggono il calore.
Lo scambio di calore avviene mediante tubazioni che possono essere disposte orizzontalmente ad una profondità di 1/2 metri (detti generalmente collettori geotermici), oppure con sistemi di tubi verticali profondi da 70 a 150 metri (detti generalmente sonde geotermiche).
In superficie i tubi delle sonde sono convogliati ad appositi collettori, le cui uscite vengono poi condotte all’alimentazione della pompa di calore.
Il sistema tende a sfruttare a pieno questa osmosi di rilascio ed assorbimento del terreno producendone un risparmio energetico notevole sui consumi globali dell’edificio.
In pratica, se ne sussistono le condizioni, gli impianti geotermici sono da auspicarsi come soluzione intelligente ed ideale da applicarsi a quegli edifici che si possono definire ad alta valenza energetica.


Il termotecnico Gianluigi Aurelio Ambrosini
Libero professionista, Società di Progettazione: AB Project S.r.l.
La ricerca maturata nei primi anni della sua professione presso un laboratorio di sperimentazioni macchine di un’importante società nel settore della climatizzazione e l’esperienza progettuale ottenuta a capo della Thecnical Engineering Export Department, operante in vari Paesi europei, hanno permesso di costituire con l’attuale suo socio la società di progettazione AB Project S.r.l. in cui un gruppo di professionisti progettano e promuovono soluzioni tecnologiche innovative nel settore delle energie rinnovabili e del risparmio energetico.
Oggi impegnati nella progettazione impiantistica di diversi edifici in classe energetica A CasaClima/Cened in tutta la Lombardia.
AB Project S.r.l., via Bosco Frati 5A, Dalmine (Bg), 035.373239, info@abprojectsrl.it, www.abprojectsrl.it

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