mercoledì 21 aprile 2010
I nativi digitali bruciano la Carta di Atene
di Daniela Paola Aglione
I nativi digitali sono quelle persone nate in un momento storico in cui sono presenti i più moderni sistemi digitali, dal computer a internet, dagli MP3 ai telefoni cellulari, il tutto diffuso su larga scala, quindi accessibili. La combinazione essere umano + interfaces + territorio comportano una variazione del tipo di approccio tra l'individuo e le nuove geografie dell'abitare. Non sono più le pareti architettoniche a definire la dimensione abitativa, non sono solo le agorà o le strade a definire la movimentazione o la circoscrizione di un determinato luogo.
D'altro canto, i territori digitali consentono una conoscenza ed un senso di appartenenza al luogo che non ha precedenti. Le minoranze etniche hanno voce, la coscienza dei temi legati all'ambiente cresce di pari passo con la diffusione delle reti digitali, la circumnavigabilità del pianeta non conosce confini fisici....
Come stanno cambiando i processi di partecipazione nella costruzione delle città?
Sarà solo una cerchia ristretta a decidere le vocazioni di un territorio, oppure siamo agli inizi di un percorso partecipativo maggiormente democratico?
LEGGI TUTTA L'INTERVISTA A MASSIMO DI FELICE
SUL MAGAZINE HOUSE, LIVINGANDBUSINESS
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