martedì 15 luglio 2008

Un appartamento nel centro di Mosca con un'impronta tutta italiana


Un’occasione davvero stimolante!
E per di più in un edificio di nuova costruzione nella zona storica di una città così unica e affascinante.
Inizialmente sono soprattutto incuriosita dal sapere come l’impresa locale abbia progettato il lay-out dell’appartamento: distribuzione interna articolata in molte stanze, senza allineamenti dettati dalla struttura portante perimetrale, spazi tutti facilmente raggiungibili da un disimpegno centrale.
Al di là dei miei commenti, il progetto non corrisponde alle esigenze del cliente, una coppia sposata senza figli, proprietari di una casa editrice.
La loro richiesta è infatti particolare per un taglio di appartamento del genere (250 mq): oltre ad un grande soggiorno, una sala da pranzo, una cucina e due stanze-studio, vogliono una spaziosa zona notte composta da una sola camera da letto, una cabina armadio e un bagno padronale.
L’appartamento ha una forma per nulla regolare ed un’ottima esposizione proprio nella parte dove loro vorrebbero la zona notte.
Il compito è arduo ma accattivante: c’è bisogno di un’idea forte che caratterizzi questo luogo! L’obiettivo di progetto diventa pertanto armonizzare lo spazio nella sua totalità attraverso un percorso funzionale che colleghi le varie stanze: una spina dorsale “sinuosa” che partendo dall’ingresso arrivi fino alla stanza più lontana, il bagno padronale, pur mantenendo tre aree funzionali separate, cucina-sala da pranzo, soggiorno-studio e zona notte.
Per queste finalità ho scelto di utilizzare una parete sinusoidale che, in alcune parti, è doppia per essere adibita a diverse funzione come quella di armadio, libreria e nicchia luminosa dove poter esporre sculture vasi o altri oggetti, e in altri parti é solo una quinta di separazione.
Dall’ingresso seguendo questo percorso armonioso incontriamo un'altra stanza importante della casa, il soggiorno, caratterizzato da un camino libero su tutti i lati in posizione asimmetrica, per essere ben visibile anche dall’ingresso e inserito in un gioco di lame di controsoffitti a diverse altezze, da una parete in legno con funzione di luogo tecnologico che crea una superficie unica con il pavimento e da pannelli espositivi staccati dal muro e retroilluminati.
Questo elemento di progetto particolarmente forte, studiato anche nelle sue minime finiture, culmina nella stanza da bagno, luogo assai importante per i russi, e nello specifico in un piatto doccia dalla forma a “chiocciola”, come a rappresentare un luogo ameno e protetto dove rifugiarsi.

L'ARCHITETTO RAFFAELLA BERNASCONI
Nata a Como nel 1975, si laurea in architettura nel 2003 presso il Politecnico di Milano. Partecipa a concorsi ed ad un workshop di design della Castelli-Haworth, lavorando con Nic Bewick (Studio & Partners). Collabora con lo Studio d'Architettura Serena Anibaldi di Milano, curando la progettazione d'interni di barche a vela, appartamenti di alto livello e negozi. Dal 2005 e' iscritta all'Ordine degli Architetti di Como e lavora come libero professionista tra Como e Milano con gli architetti Carlo Bernasconi e Silvia Bonfiglio realizzando interventi di ristrutturazione d'interni, arredamenti su misura e allestimenti di negozi e locali.
Via Rienza 67, Como
031.303008;
via Melzo 9 Milano
r.bernasconi@libero.it

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