mercoledì 8 ottobre 2008

Come nasce un progetto di “classe”...architetti, termotecnici, costruttori, imprese e co.

...tutto procedeva secondo i piani stabiliti all’inizio, quando l’imprenditore disse “voglio un edificio almeno in classe B, che consumi poco e che possa pubblicizzare bene in modo da dire il vero e vendere bene, insomma il fiore all’occhiello della società!”
Con grande soddisfazione iniziammo un progetto integrato complesso per una discreta superficie residenziale; riunioni con lo studio termotecnico per calibrare impianti e stratigrafia dei muri perimetrali, conti, analisi preliminari, apporti solari, recuperi di calore, ventilazioni, impianti solari e fonti rinnovabili, insomma un edificio sostenibile, ricco di plus energetici ad economia controllata.
Congiuntamente riunioni con la parte strutturale minimizzando spessori di pilastri per permetterne il miglior isolamento, sino allo studio di tutte le fonometrie per i passaggi della parte impiantistica.
Solo così siamo stati in grado di simulare il consumo e quindi di attribuirne la classe energetica.
Obiettivo raggiunto, siamo in classe B, nonostante l’edificio sia esteso e di soli due piani fuori terra! A completamento del progetto integrato si sono tenute riunioni con i maggiori fornitori di materiale, principalmente per l’isolamento a cappotto esterno e per alcuni componenti impiantistici relativi al ricambio d’aria a doppio flusso, in buona sostanza con recupero di calore.
Eseguiamo il capitolato da consegnare all’imprenditore che a sua volta avrebbe indetto una gara d’appalto e a questo punto inizia la tragedia!
Imprese edili che per risparmiare proponevano stratigrafie dei muri diverse, con metodi costruttivi dei primi anni ’80, tagli indiscriminati alla parte impiantistica adducendo motivazioni prive di logica se l’obiettivo è un edificio in classe! Insomma come distruggere un lavoro da orefice con una mazza da demolizione.
Alla fine, dopo estenuanti riunioni con tutte le parti economiche, si è tornati al progetto originario, ma solo e unicamente perché siamo stati in grado di dimostrare l’assoluta sostenibilità economica dell’operazione grazie ad esperienze maturate.
L’efficienza energetica spaventa e spaventa soprattutto chi non l’ha mai eseguita, ed è per questo che i tecnici devono essere pronti e preparati a rassicurare l’operatore e a portarlo serenamente verso l’alto obiettivo!

L'ARCHITETTO FRANCESCO CLAUDIO DOLCE
Francesco Claudio Dolce è docente presso il Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura e Società, (Tecnologie per l'igiene edilizia e ambientale - Tecnologia dell'architettura). Libero professionista, Studio Associato d'Architettura i3D (www.itredi.com) a Milano. Da sempre alla ricerca di innovative soluzioni architettoniche atte a garantire un efficace risparmio energetico nel campo dell’edilizia civile, l'architetto Dolce ha curato diverse progettazioni di edifici certificati, tra cui recentemente il primo edificio plurifamiliare certificato A da CasaClima a Milano.
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