lunedì 6 ottobre 2008

Evoluzione della specie, anche Darwin opera in architettura...

L’architetto, come dice mio padre, è una “calamità naturale”. In ordine prima vengono i terremoti e i maremoti, poi le invasioni delle cavallette, e a seguire…gli architetti.
Mio padre è un imprenditore edile appartenente a quella generazione abituata a risolvere i problemi invece di crearli; è un uomo del fare, è reale, attento al processo edilizio, e non ha alcuna fiducia negli architetti, ritenuti da tutti gli addetti ai lavori, appartenenti a una dimensione estranea alla realtà.
La scarsa preparazione tecnica, l’assenza di curiosità per l’approfondimento, hanno prodotto, negli anni passati, alcune generazioni di architetti che pensavano, secondo la pubblica opinione, solo all’arredo, o a far risultare un progetto “carino”, fosse anche un edificio; architetti che delegavano tutto del loro lavoro, tranne la “tonalità” dei muri! Questo ha portato ad una “credibilità” verso la nostra professione quasi nulla, faticosamente riconquistabile. Darwin aveva ragione! La selezione della specie è un passo obbligato per una generazione migliore e più forte e oggi la selezione naturale è all’ordine del giorno: gli imprenditori e gli utenti finali dialogano solo con un professionista, con un architetto sensibile e attento, al quale si confida tutto, ma anche con un tecnico che sappia dialogare con gli impiantisti, con gli strutturisti e con tutti gli attori del processo edilizio. Stà nascendo una nuova e splendida generazione di architetti, stimolati, consapevoli, ansiosi di esprimersi.
Le nuove generazioni hanno capito, e questo vale per tutti i campi, che non si può procedere per approssimazione e posticipando la risoluzione del problema o addirittura delegando a terzi.
Il brusco e repentino cambio di rotta ha obbligato tutti a rimboccarsi le maniche e a cercare di capire che un edificio è un sistema complesso e come tale và affrontato; ne vanno intese le dinamiche intrinseche ed estrinseche, è un percorso complesso ma necessario per un ricambio generazionale inteso ad un cambio di mentalità che sicuramente porterà ad avere professionisti più consapevoli.
Lo vedo in università ed è una vera soddisfazione. Grazie Darwin, avevi ragione!
l’architetto Francesco Claudio Dolce

Francesco Claudio Dolce è docente presso il Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura e Società, (Tecnologie per l'igiene edilizia e ambientale - Tecnologia dell'architettura). Libero professionista, Studio Associato d'Architettura i3D (www.itredi.com) a Milano.
Da sempre alla ricerca di innovative soluzioni architettoniche atte a garantire un efficace risparmio energetico nel campo dell’edilizia civile, l'architetto Dolce ha curato diverse progettazioni di edifici certificati, tra cui recentemente il primo edificio plurifamiliare certificato A da CasaClima a Milano.

Altri articoli di "Archievoluzione" su QUICASA.IT

Nessun commento: