Come nasce il complesso del Golf Acropolis a Luisago in provincia di Como?
L’area su cui insiste il campo pratica era stata inserita dal Ministero della Protezione Civile nell’elenco di siti da bonificare sul territorio provinciale di Como.
I fusti e i rifiuti presenti sul fondo della cava sono stati rimossi sotto il controllo dell'USL locale e la superficie così liberata è stata protetta con uno strato di materiale argilloso impermeabile dello spessore di qualche metro.
I lavori di cantiere sono durati circa tre anni nel corso dei quali seicento imprese hanno conferito con oltre 50.000 mezzi materiali inerti di risulta dai cantieri, grazie ai quali è stata ricostruita la morfologia originaria del luogo raccordandola con il contesto circostante.
Alla fine del ripristino, sono iniziate le operazioni di recupero ambientale consistite nella messa a dimora di specie arboree (gelsi, pioppi, etc.) e nel rinverdimento dell’intera superficie. Tra il 2005 ed il 2006 è stata infine realizzata la Club House, progetto che garantisce un ulteriore sviluppo dell’attività golfistica, all’interno di una zona che spicca ambientalmente in tutto il territorio della provincia di Como.
L’intervento, curato dall’archietto Matteo Pozzi, nasce dal ripristino di un vecchio fabbricato in disuso, con una superficie totale di 280 metri quadri, situato tra il campo pratica del golf e l’area destinata alle nuove buche, riadattato e concepito per soddisfare i criteri ecosostenibili che hanno caratterizzato l’intervento di recupero dell’area, un tempo oggetto di discarica.
La Club House si distingue per funzionalità, semplicità di progetto e al tempo stesso per una precisa cura dei particolari. Tra gli elementi che rispondono ai criteri ecosostenibili si contraddistinguono l’approvigionamento dell’energia elettrica che avviene tramite pannelli fotovoltaici, mentre il recupero idrico si verifica attraverso una pompa di ripescaggio dell’acqua di drenaggio.
La parete ventilata risulta appesa in cestelli in legno, l’isolamento dell’edificio è dimensionato secondo l’esposizione solare. Sono stati riutilizzati per la costruzione solo materiali autoctoni o derivati da precedenti demolizioni.
Contatti: Arch. Matteo Pozzi, Studio Architettura AMP, Como
www.mtpz.it
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